Milan:EMERGENZA CENTROCAMPO

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ciccio115
view post Posted on 5/4/2010, 16:15




Milan, la paura sta nel mezzo
A centrocampo pochi e stanchi

La vittoria di Cagliari consente al Milan di rimanere in piena corsa per il titolo, ma anche al S.Elia la squadra di Leonardo ha mostrato problemi di tenuta e ha commesso qualche errore di troppo, a difesa e a centrocampo. Proprio il reparto mediano è quello che preoccupa di più: dopo l'infortunio di Beckham, sono rimasti solamente quattro i centrocampisti di ruolo a disposizione del tecnico: Ambrosini, Gattuso, Pirlo e Flamini.

Di questi, solo uno è "under 30" (il francese), mentre gli altri, specialmente il capitano e Pirlo, sono reduci da una stagione dove non hanno mai conosciuto pause e dove hanno speso tantissime energie anche a causa del modulo adottato dalla squadra, che prevede soli due mediani davanti alla difesa. Clarence Seedorf, alla bisogna, è stato utilizzato anche come centrocampista puro, ma è noto che il "Professore" per passo e attitudine personale non è molto portato al grande movimento, a una spola continua tra la propria trequarti e quella avversaria. E quindi, i quattro "superstiti" devono cercare di tenere duro fino alla fine, alternandosi nel faticoso ruolo di cerniera che comporta anche maggiori rischi di falli, ammonizioni, squalifiche: ne sanno qualcosa, in questo senso, Ambrosini e Flamini.

Per quanto riguarda Pirlo, invece, la gara di Cagliari ha sottolineato una volta ancora il momento opaco, dovuto senz'altro al solito, altissimo numero di partite disputate tra Milan e Nazionale. Difficile, poi, sfoderare la nota, grande lucidità nei lanci e nei passaggi quando si deve correre in lungo e in largo a inseguire avversari. Non è un caso se, come ha ammesso lo stesso Ambrosini, a questo Milan stanno mancando i gol di tutto il reparto: dopo la giornata 32, lo score dice Ambrosini uno (l'anno scorso furono 7 nell'intera stagione), Flamini, Pirlo e Gattuso zero. Ma se a segnare, comunque, ci pensa la pattuglia-fantasia, a tamponare e a ricucire sono rimasti solo loro: un controsenso in una rosa di prima squadra che conta complessivamente 27 elementi. Le mosse rossonere sul mercato spagnolo (praticamente preso Pedro Leon del Getafe, altri giocatori sono seguiti molto attentamente) fanno pensare che la dirigenza abbia capito che l'organico necessiti di una correzione in questo senso: ma fino al fatidico 16 maggio, giorno in cui il Milan sogna di cucirsi addosso uno scudetto impensabile alla vigilia, sarà necessario, fondamentale che cartellini, avversari, stanchezza, sfortuna sottoforma di crac muscolari e ossei girino alla larga dagli unici quattro rematori del vascello milanista.
 
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